Una vacanza nel Salento non può prescindere da una sosta a Leuca, l’estremo lembo a sud della Puglia. Il versante ionico e il versante adriatico confluiscono, qui, in un concentrato di bianca e luminosa bellezza.
Esploriamola insieme.
La bianca Leuca, tra storia e leggenda
La conformazione geografica della cittadina, racchiusa tra due iconici promontori, richiama un poetico abbraccio sul mare. Il nome Leuca deriva dal greco “Leukòs”, che significa bianco: bianco come la terra illuminata dal sole e inondata da accecante splendore, bianco come la schiuma del mare che si infrange sulla scogliera, bianco come le caratteristiche case del borgo. Secondo la leggenda, nelle acque della marina viveva un’affascinante sirena di nome Leucasia, con la pelle candida e una folta chioma biondissima. Avvistato il pastore messapico Melisso sulla scogliera, la bella Leucasia tentò di sedurlo con il suo canto ammaliante. Il giovane, tuttavia, innamorato della nobile Aristula, non cedette alle lusinghe. Un giorno, scorgendo la coppia che si perdeva in dolci effusioni sulla scogliera, la sirena capì che era giunto il momento di vendicarsi. Con la sua coda, scatenò una forte tempesta che investì i due giovani innamorati, li fece annegare in mare e scaraventò i due corpi ai due estremi della baia. Commossa dalla vicenda, la dea Minerva pietrificò i corpi di Melisso e Aristula, che diventarono così gli attuali promontori Punta Meliso e Punta Ristola. Leucasia, invece, fu trasformata nella città di Leuca, che ancora splende della bellezza della sirena.Cosa vedere a Leuca da est a ovest
La visita di Leuca può iniziare da Punta Meliso, il punto più a sud della Puglia. È qui che il Mar Ionio incontra il Mar Adriatico e nelle giornate più terse è anche possibile scorgerne la linea di separazione. Guardiano di Punta Meliso, di Leuca e di tutto il Sud Salento, il Faro svetta bianco e altissimo, che sembra emergere dal mare. Siamo ai confini della terra ed ecco che la Basilica Santuario che si erge sull’ampio piazzale del promontorio è dedicata a Santa Maria di Leuca de Finibus Terrae. Dallo stesso piazzale si può accedere alla splendida scalinata della Cascata Monumentale, che costituisce il tratto terminale dell’Acquedotto Pugliese. L’opera fu realizzata nel 1939 per volere di Benito Mussolini, che inviò la colonna romana direttamente dalla Capitale. Quando viene attivata, la cascata è anche illuminata da luci artistiche.Una volta discesa la suggestiva scalinata, da Piazza Marinai d’Italia si può intraprendere un percorso su passerella di legno, che attraversa il porto di Leuca. Alla fine si giungerà al lungomare, punteggiato dalle splendide ville ottocentesche, con stili e colori variegati. Sulla costa possono ancora avvistarsi un paio di bagnarole, dove le nobildonne usavano fare il bagno lontane da occhi indiscreti.
Al centro del borgo spicca la Chiesa di Cristo Re, con il campanile adiacente. Verso la fine del lungomare, invece, si trova la Torre dell’Omomorto, che purtroppo versa in condizioni precarie.
L’estremità occidentale di Leuca, invece, Punta Ristola regala un’atmosfera magica soprattutto al tramonto, quando l’orizzonte si colora di sfumature rosee e dorate. Le panchine guardano al mare sconfinato, in un contesto tranquillo e silenzioso. Qui è anche possibile visitare la Grotta del Diavolo e la Grotta Porcinara. Quest’ultima, in particolare, sebbene non accessibile, è osservabile dall’esterno: vi si possono scorgere importanti iscrizioni che fanno pensare che fosse adibita a tempio dedicato a Giove.
La costa leucana è ricca di magnifiche grotte marine, che si possono visitare con un’escursione in barca.